Tra le ultime pubblicazioni dei nostri Soci, segnaliamo le seguenti

Arrivato alla sua Terza Edizione in soli due anni:

https://www.francoangeli.it/Ricerca/scheda_libro.aspx?Id=24498

Un “manifesto” per un nuovo orientamento nella psicoterapia

https://www.francoangeli.it/Ricerca/scheda_libro.aspx?id=26320

un nuovo approccio nella clinica per una rifondazione di una psichiatria sociale
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Alla ricerca delle in-formazioni perdute. L’inespresso transgenerazionale come vincolo alla crescita
a cura di Filippo Pergola, Franco Angeli

Le trasmissioni transgenerazionali sono in genere legate a segreti, lutti e traumi irrisolti (orrori di guerra, vendette, odi, rivalità, incesti), cose taciute, nascoste, talvolta proibite anche al pensiero, che attraversano le generazioni, senza essere né pensate, né elaborate e per questo manifeste in una malattia psichica e/o fisica, nel “linguaggio del corpo”, in atti mancati, coazioni a ripetere, “disgrazie” e difficoltà. Ciascuno di noi è diviso tra la necessità di essere autenticamente se stesso e di dover essere anello di una catena a cui è assoggettato senza la partecipazione della propria volontà. Occorre riappropriarsi di quanto ci viene trasmesso inconsciamente, “storie” che non appartengono alla vita del soggetto, ma che si rivelano come organizzatrici della vita psichica individuale, spesso determinandone l’esistenza. Attraverso il dar parola e visibilità ai segreti di famiglia, ai traumi vissuti dai nostri antenati, al transpersonale, ossia ai contenuti inespressi, potremo iniziare a sciogliere i legami e divenire noi stessi, riconquistando la libertà di esistere secondo il nostro “Sé” autentico, svincolati dalla ripetizione di copioni incistati nella nostra matrice identitaria, slegati dalla ragnatela tessuta di generazione in generazione; capendo ciò che accade, potremo vivere la “nostra” vita e non quella dei nostri genitori, nonni, antenati.

Tra i vari coautori, accademici di eccellenza nel panorama nazionale, quali L. Cancrini (Un. La Sapienza), A.M. Disanto (Un. Tor Vergata), G. Lo Verso (Un. Palermo), F. Marra (Un. Lumsa), D. Meghnagi (Un. Roma Tre), R. Menarini (Un. Lumsa), C. Pontalti (Un. Cattolica), e professionisti di notevole esperienza clinica, quali D. Benini (Jonas), A. Casoni (IPRS), P. Cecchetti (SIPsA), G.C. Di Luzio (LdG), C. Tagliaferri (SIPsA), F.N. Vasta (Un. La Sapienza).

In attesa del padre. Psicodinamica della funzione paterna
a cura di Filippo Pergola, Edizioni MaGiin attesa del padre

“Chi è il padre?”

Il «Nome-del-Padre» non dà la soluzione, ma la libertà di andare per il mondo in ri-cerca di se stessi.Cerchiamo la risposta in un viaggio volto alla ricostruzione dell’imago paterna: insostituibile fattore di crescita della personalità. Oggi è in crisi l’istanza paterna, come arbitro che dirime le questioni, in modo da garantire a ciascuno il diritto a esistere secondo il vero-Sé; nell’epoca post-moderna i membri della «società liquida» sono più che mai in attesa del «paterno» che attivi processi creativi e fecondi. Tale personaggio non è solo il padre della realtà, ma ciascun educatore che, in quanto tale, può configurarsi come l’autore della legge che regola e contiene, il modello con il quale potersi identificare, il mallevadore che permette la felicità futura, dando il diritto a prender Parola, a divenire soggetto. Padre è colui che ri-conosce il figlio: così conferendogli la propria personalità, con una parola che è insieme norma, vincolo di parentela spirituale e promessa.
Nel volume vengono seguite le varie tappe del processo evolutivo, dal concepimento fino all’età adulta, con particolare attenzione al rapporto con il figlio omosessuale, alle condotte alimentari, alle dipendenze e all’uso del virtuale.

Paradossi della mente giovanile
Disantoa cura di Anna Maria Disanto, Borla

 

 

 

 

 

L’insegnante sufficientemente buonoeducatore sufficientemente buono
Filippo Pergola, Edizioni MaGi

Il gioco di relazioni che viene a stabilirsi tra insegnante, allievo, gruppo-classe e istituzione scolastica ha soltanto una crosta di razionalità, ma per «tras-mettere dei segni» (insegnare) occorre anche saper decifrare il fiume di messaggi inconsapevoli che scorre sotto: come rumori di fondo dell’inconscio che, se non ben riconosciuti e gestiti, possono causare il fallimento di ogni tipo di relazione educativa. Ma se canalizzati possono divenire la maggior risorsa prospettica per un fecondo, creativo, soddisfacente processo d’insegnamento e apprendimento. Nella trasmissione del sapere ciò che conta è l’interazione emotivo-affettiva tra la persona dell’insegnante e l’allievo, tra il gruppo-classe — dotato di una propria «me

nte inconscia» — e l’istituzione-scuola.

Vengono proposte metodologie per osservare e gestire tali processi psicodinamici affinché la stessa mente dell’insegnante diventi il più potente strumento di lavoro, come luogo di metabolizzazione di ansie, angosce, distruttività. Il docente vivrà così l’inestimabile ricchezza di svolgere una «pro-fessione» tra le più preziose, in quanto possibile strumento di profondo cambiamento per il mondo, contribuendo alla vittoria della creatività sulla distruttività.

Le sfide di Israele Lo Stato ponte tra Occidente e Oriente
David Meghnagi
Le sfide di Israele
«Chi vive in un’isola deve farsi amico il mare», recita un antico proverbio arabo. Così «Israele – scrive David Meghnagi – piccola isola accerchiata da un oceano arabo e islamico». Uno Stato che, per la sua naturale ricchezza e per le sfide continue che ha dovuto fronteggiare fin dalla sua nascita, ha sperimentato, in profondità e con largo anticipo, molti dei problemi con cui l’Europa si sta confrontando oggi, con la crisi dello Stato nazionale, il riemergere dei vecchi particolarismi e il cambiamento demografico indotto dai flussi migratori.
L’autore analizza il conflitto mediorientale attraverso le metafore, le equazioni simboliche che fanno da sfondo a ricostruzioni arbitrarie, i luoghi comuni, le idealizzazioni e le demonizzazioni che caratterizzano il riferirsi allo Stato di Israele e rimandano a questioni irrisolte negli strati profondi della cultura e della psicologia collettiva.
Dal confronto con i testi della tradizione ebraica, le pagine degli scrittori israeliani contemporanei – Amos Oz, Abraham Yehoshua, David Grossman –, le vicende della politica estera e italiana, e della storia personale dell’autore, emerge una lettura nuova e profonda della realtà israeliana capace di trovare soluzioni innovative ai problemi delle società post-globali.

locandina libro David Meghnagi 

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